IL PODVIG INCESSANTE DELLO SPIRITO [1]

 

 “Dico a chi bussa:
Se sulla via scorgete un cuore –
un calice che trabocca di spiritualità, sappiate vederlo.
Riconosciutolo accostatevi il più possibile.
Ricordate che lo spirito, come una fiamma, accende
nuovi fuochi, e attrae come magnete prodigioso.
Non scartate dunque la felicità che v’attende.
Noi lanciamo un appello, ma non lo ripetiamo.”
L’Appello, 21 luglio 1922, § 322

 

Il 26 luglio del 2011 Ludmila Vassilievna Sciaposhnikova, il primo presidente vice del Centro Internazionale dei Roerich, direttore generale del Museo N.Roerich, presidente del Fondo di beneficenza Elena Roerich, maestra benemerita dell’arte della Federazione della Russia, accademico dell’Accademia Russa delle Scienze Naturali, dell’Accademia Russa della Cosmonautica K.Ziolkovskij, dell’Accademia di ecologia, decorata dell’Ordine dell’Amicizia conformamente all’Editto del Presidente della FR V. Putin “per un grande apporto nello sviluppo della museologia e per la conservazione del patrimonio culturale”, di cui il nome è stato incluso nella IVa edizione dell’enciclopedia  russa “I migliori uomini della Russia”, ha celebrato il suo 85o anniversario.  Sessanta di questi ottantacinque anni sono stati dedicati all’opera spiccata e poliedrica. L. Sciaposhnikova è indianista e storico, viaggiatore, scrittore, fotopittore, scenarista, organizzatore e dirigente di talento, filosofo e scienziato-cosmista. Ludmila Vassilievna è l’autore di circa quattrocento stampati tra i quali ci sono venti monografie. Alcuni i suoi libri sono stati tradotti in lingue stranieri e hanno visto la luce in Germania, Ungheria, Lituania, Romania, India.  Nell’articolo dedicato alla vita e all’opera di Ludmila  Vassilievna Olga Lavrenova scrive: “ La sua vita  è un esempio sorprendente della forza e dell’altezza dello spirito umano. Si tratta di una tale forza che è ineluttabile e creativa e che fa il possibile in caso d’impossibilità. Lei appartiene  ad una pleiade splendida ed esigua delle persone che hanno corraggio di proteggere e di creare la Bellezza e la Cultura con tempi difficili che corrono.” [2]

Ludmila Vassilievna Sciaposhnikova  nacque il 26 luglio del 1926 a Novocerkassk nella casa del famoso viaggiatore russo G.Potanin, nella quale viveva sua nonna Maria, nata Trubezkaia. I principi Trubezky erano liberi  pensatori, filosofi, difensori della Patria. La sua infanzia fu passata a Taganrog. Nel 1945 fu diventata studentessa della filiale Orientale presso la facoltà di storia  dell’Università M.Lomonossov e dopo averla terminata fu ammessa all’aspirantorato. Nel 1954 sostenne con sucesso la tesi per conseguire il titolo di candidato al quello di dottore in scienze storiche e accettò la proposta di restare  presso alma mater alla cattedra  della storia dell’India in qualità di professore. Nel 1957 si traslocò con la filiale Orientale all’Istituto delle lingue orientali presso l’Università di Mosca, il quale fu ribattezzato in seguito nell’Istituto dei paesi d’Asia e d’Africa, lavorava lì fino al 1985 come professore anziano. Col tempo ricevò il titolo di docente presso la cattedra dell’India. [3]   

Il suo primo viaggio in India fu l’addestramento presso l’università di Haiderabad fra il 1958 e il 1959. Nel 1963 Ludmila Vassilievna  arrivò in India in qualità di professore della lingua russa dell’università di Madras. Il tema principale di cui aveva interesse Sciaposhnikova in quel tempo, era la storia, la cultura e l’etnogenese dei popoli dell’India. Nel tempo libero, quando non era occupata all’università e durante le sue ferie viaggiava per il paese, per luoghi i più lontani nella giungla e in montagna, in cui vivevano le tribù poco numerose e misteriose conservando le loro usanze antiche, i  loro miti e  le loro leggende. L’esito delle sue indagini furono non solo delle opere scientifiche, ma anche dei compendii sull’India scritti in linguaggio  espressivo e figurato. Non conosceva ancora l’Insegnamento dell’Etica Vivente, ma si atteneva ad uno dei suoi principi: “Bisogna esaminare l’essenza della coscienza e non gli usi ed i costumi dei popoli” [4]. Nei suoi libri Sciaposhnikova  rispecchiava il mondo multinazionale che aveva tenuto testa all’assalto della civiltà contemporanea e che aveva conservato qualcosa  di sacramentale persa non solo dall’Occidente, ma anche dagli indiani di oggi.  Nel 1967 il governo dell’India  apprezzò altamente le opere scientifiche e litterarie di Ludmila Vassilievna e le  conferì il Premio Internazionale Giavaharlalo  Neru per i libri seguenti: “ Un viaggio per l’India Meridionale”, “I sentieri delle giungle”, “Parava  sono i pesci che volano”. Insomma, Scviaposhnikova passò in India circa dieci anni” e contribuiva sempre allo sviluppo  delle relazioni culturali tra la Russia e l’India.

Nel 1968  per la prima volta Ludmila Vassilievna incontrò Svetoslav Nicolaevitch Roerich nella sua tenuta Tataguni nei dintorni di Bangalor. Questa conoscenza durò 24 anni e cambiò per sempre il cammino della vita di L.Sciaposhnikova.  Da quel momento  il patrimonio poliedrico della famiglia Roerich diventò il tema centrale delle sue opere filosofiche, scientifiche, pubblicistiche e del suo lavoro non governamentale. Il sistema filosofica dell’Etica Vivente fu base concettuale di tutti i suoi libri e articoli.

           Tutta l’attività di Sciaposhnikova, ogni riga dei suoi libri e articoli rievocano per noi l’integrità della percezione di Nicolai Roerich, il grande pittore russo, scienziato, viaggitore, persinalità pubblica. Sono state le opere di Sciaposhnikova che ci hanno scoperto l’immagine di Elena Roerich come pensatore originale che aveva superato il suo tempo.

           All’epoca sovietica, negli anni di controllo ideologico totale L.Sciaposhnikova fece molti sforzi per restituire il patrimonio filosofico e artistico dei Roerich alla Russia. Negli anni 1973-74 dietro il suo scenario fu girato il film documentario a lungo metraggio “Nicolai Roerich”.

Ludmila Vassilievna  non era mai scienziato staccato dalla pratica. È una persona che agisce. Lo studio del patrimonio dei Roerich era reso più fondato dalla sua esperienza pratica: negli anni settanta del secolo scorso Ludmila Vassilievna passò la maggior parte dell’itinerario dell’ espedizione dei Roerich attraverso l’Asia Centrale: l’Altaï, l’India, la Mongolia, il Tibet. A causa della tensione internazionale  solo il tratto cinese dell’itinerario diventò inaccessibile per lei. In definitiva vide la luce il suo fotoalbum “Dall’Altaï fino all’Himalaia ” che fu dedicato a Svetoslav Roerich.

           Per il suo 80-esimo anniversario è stata preparata la personale delle sue opere fotografiche fatte durante l’espedizione. Quest’esposizione ci ha scoperto una nuova qualità di L.Sciaposhnikova, quella del fotopittore manifico. È passata con gran successo in molti città della Russia e dei paesi vicini e lontani.

          Ludmila Sciaposhnikova ha deciso di seguire personalmente l’itinerario dell’Artista per immergersi nello spazio che aveva superato lui, per penetrare nell’ “Universo del Maestro”. E lei si è riuscita. Ne testimonia  la sua trilogia “Un grande viaggio” che si compone di libri: “Il Maestro”, “Proseguendo il sentiero dell’Artista” e “l’Universo dell’Maestro”. Le idee dell’Etica Vivente chiamata  da Sciaposhnikova “la filosofia della realtà cosmica”(e ciò è stato già messo nell’ uso scientifico) squarciarano gli altri suoi libri: “ La voce del Cosmo”, “La sagezza dei secoli”, “L’urbe piena di luce”, “Il cammino della Bellezza seminato di spine” e gli altri. Vengono caratterizzati sopratutto dalla sintesi come metodo della ricerca scientifica e da una cosa che potrebbe esser chiamata come una sensazione particolare dell’epoca. Ludmila Vassilievna  riunisce armonicamente in lei stessa scienziato e litterato. Le sue opere sono molto attraenti grazie alla profondità filosofica degli studi e nello stesso tempo alla facilità di comprensione,  grazie ad un linguaggio fugurato e colorito e talvolta alla presenza di un humour fine e affettuoso. Sciaposhnikova è stata pioniere nello studio poliedrico del patrimonio dei Roerich. Nessun’opera scientifica dedicata ai Roerich non fa a meno d’ora di citazioni tirate dai suoi libri.

          Dall’ 1989  Sciaposhnikova è presidente vice del Fondo Sovietico dei Roerich creato su iniziativa  di Svetoslav Roerich e ribattezzato da lui in seguito.  Ha ricevuto il nome del Centro Internazionale dei Roerich (CIR , in russo è MZR). Nel1990 Svetoslav Roerich ha trasmesso il patrimonio dei suoi genitori a L.V.Sciaposhnikova  e l’ha fatta come persona di fiducia. Sotto la guida di Ludmila Vassilievna nell’edificio che apparteneva a tempo suo al podere dei Lopukhin (il monumento d’architettura dei XVII-XIX) rinato dalle rovine e ristrutturato su base di volontariato è stato aperto il complesso museale dottato di tutta l’apparecchiatura contemporanea necessaria per il suo lavoro. Tutto è stato creato in conformità  alla volontà di S.Roerich. Il Centro vive e si sviluppa con sucesso grazie al  suo dirigente costante, al suo talento di organizzatore. Le conferenze annuali internazionali scientifiche e pubbliche organizzate dal Centro  sollevano dei profondi problemi di filosofia, di storia e d’arte. Molti celebri uomini di cultura e di scienza, rappresentanti di molte regioni della Russia e dei paesi vicini e lontani partecipano ai lavori delle conferenze. Nel 2003  13 accademici, 87 scienziati col titolo di dottore e professori, 37 candidati al titolo di dottore hanno preso parte alla conferenza internazionale scientifica “La concezione cosmica del mondo è una mentalità nuova del XXI”.

È stata la relazione di Sciaposhnicova “La mentalità cosmica e il nuovo sistema della conoscenza” che ha dato  il là a questo foro. In seguito conformamente alla risoluzione della conferenza è stato fondato il Centro Scientifico Unificato dei problemi della mentalità cosmica. Oggi questo progetto interdisciplinare continua a svolgersi con buon esito.

          Sotto la guida e con la partecipazione diretta  di L.Sciaposhnikova viene elaborata la tematica dei seminari scientifici e dei cicli di lezione, vengono restaurati dei quadri e sono effettuati i lavori di museologia riguardanti i documenti e manuscritti del patrimonio epistolare.

Presso il Centro-Museo esiste la sezione scientifica e pubblica  “La pedagogica umanitaria” che lavora con successo sotto la guida di  Sc.Amonashvili dell’Accademia Russa dell’Istruzione. Il gruppo editoriale del CIR pubblica i libri, la concezione dei quali viene elaborata  da L.Sciaposhnikova. Lei è anche l’autore della maggior parte delle loro prefazioni.  Ludmila Vassilievna è maestra benemerita dell’arte della FR, copresidente dei progetti internazionali “La Bandiera della Pace”, “La campana della Pace” e “La Bandiera della Terra” che si passano sotto la guida dell’ONU, il  membro della giuria internazionale dei disegni di ragazzi, redattore capo della rivista “Cultura e Vremia” [5]. Tutta questa attività veramente eroica viene effettuata nell’ambiente di invettive calunniose contro il CIR e contro di lei stessa.

         A favore di che cosa lottano tutti che attaccano il CIR e il suo dirigente costante L.Sciaposhnikova ?  Sotto le maschere delle persone che hanno cura di conservare il Patrimonio dei Roerich appellano a sterminare il Centro-Museo esistente e sulla sua base a creare un museo statale. È possibile che un museo statale incarni il sogno dei Roerich sul Museone ? È in grado il museo statale di “creare una base solida e larga” per continuare a raccogliere il Patrimonio dissipato nel tutto il mondo ? Eppure il funzionamento dei musei è tale che è sufficiente nel miglior caso soltanto per il loro mantenimento abbastanza limitato.  Oggi qualsiasi oggetto esposto può essere preso da un museo statale su ordine di un funzionario sovrastante e trasmesso ad un altro museo o si può trovarlo ad un tratto nella collezione privata. In queste condizioni  si mette in dubbio non solo il processo di raccoglimento del Patrimonio dei Roerich ma anche la possibilità stessa di conservare l’integrità  delle collezioni  di quadri di Nicolai e Svetoslav Roerich nel museo statale. Coloro che tendono a distruggere il CIR parlano molto della stabilità dei musei statali.  Però nel paese ci sono tanti musei chiusi o sciolti con un colpo di penna del funzionario  del Ministero della cultura. Nei musei statali i dirigenti vengono nominati dai funzionari sovrastanti e lì è impossibile garantire l’adempimento giusto del desiderio di Svetoslav Roerich : “È inammissibile che nel Fondo vengano delle persone indifferenti, estranee alla causa dei Roerich per le quale non importa che faccenda guidare” [6].

         L’atteggiamento verso l’archivio della famiglia Roerich che viene conservato nel CIR è ancora un dominio in cui gli avversari di Sciaposhnikova creano dei miti.  In parecchi articoli e lettere aperte gonfiano il pensiere che allo scopo di sviluppo della roerichologia  bisogna dare lo status statale all’archivio dei Roerich per garantire l’accesso libero a tutti che vorebbero averlo. Ma oggi solo negli archivi statali i fondi di Roerich hanno migliaia di pezzi custoditi. Nessun documento di questi archivi è pubblicato perchè non è obbligatorio per gli archivi statali. Neanche coloro che si lamentano per l’inaccessibilità degli archivi del CIR studiano questi materiali. Tuttavia durante pochi anni dell’attività del Centro Internazionale dei Roerich hanno visto la luce più di cinquemila di lettere, articoli e documenti che non erano mai stati pubblicati prima da nessuna parte. E ci sono sempre delle nuove pubblicazioni. In nessun museo statale è possibile la sintesi attivo dell’opera pittorica di N.Roerich con la filosofia dell’Etica Vivente. Se potrebbe qualcuno immaginarsi che in un tale museo esisti la Sala dell’Etica Vivente o la Sala dei Maestri? O. Rumianzeva, capo del gabinetto di N.Roerich presso il museo dell’Oriente ha espresso la sua scontentezza dell’attività di L.Sciaposhnikova così: “ Da tanti anni lotto per separare l’Etica Vivente da Roerich e Lei ha rovinato tutto!” Nelle sue pubblicazioni Ludmila Vassilievna aveva il coraggio di dire che la pittura di Nicolai Roerich è nient’altro che la filosofia dell’Etica Vivente incarnata in colore e in simbolo. La stessa idea è concepita nella concezione del museo guidato da lei. Nessun’istanza statale potrà realizzare la tale concezione e neanche acceterà. E non si deve scordare che nella collezione di 288 quadri di Nicolai e di Svetoslav Roerich trattenuti dal museo dell’Oriente e separati da Rumianzeva “con cura” dall’Etica Vivente, oggi mancano più di 60.

         Elena Roerich scriveva: “Non vorrei staccare i Libri dell’Insegnamento Focoso dall’Arte pittorica perchè l’Opera è unica. Abbiamo creato e creiamo sempre insieme. Roerich Foundation  sarebbe un tale Istituto! Questo sogno dovrebbe realizzarsi e senz’altro nel Miglior Paese”. [7]

         Il sogno di Elena Roerich non si è realizzata che nel Museone, fondato da Svetoslav Roerich e guidato da L.Sciaposhnikova. Il Centro Internazionale dei Roerich ha preparato e ha pubblicato l’indice bibliografico delle opere di Nicolai, Svetoslav e Juri Roerich. Viene continuato il lavoro per creare il catalogo completo dei quadri di Nicolai Roerich. Ogni anno i fondi del CIR vengono completati  dai nuovi quadri come pure i fondi d’archivio in cui arrivano dei nuovi documenti. È l’unico posto sul nostro pianeta nel quale si mette insieme in un tal volume il Patrimonio dei Roerich. Il CIR ha fatto molto anche per la popolarizzazione e la diffusione delle idee del Patto Roerich prendendo in considerazione il desiderio di Svetoslav Roerich  di tenere alto la Bandiera dell’Insegnamento dei Maestri e di non permettere usarlo agli scopi malevoli. Una pedagogica nuova, una scienza nuova, un’arte nuova, una mentalità nuova – nella comprensione e nello sviluppo di tutti questi campi il Centro Internazionale dei Roerich dà il suo gran contributo. Nell’Etica Vivente viene notato che solo l’accettazione intera del dono predestinato porta all’elevazione evolutiva, ma la scelta di “una  piccola parte” provoca varie deviazioni. “Potreste domandare: “ Come comportarsi per non imbrattare la porzione scelta?” Ecco il Mio consiglio: invece di una piccola parte accettate l’intero calice del Bene Comune. Vi proteggerà di ogni cosa impura” [8]. Il direttore generale del Museo N.Roerich ha accettato “l’intero calice del Bene Comune” e cerca di realizzare tutti i progetti dei Roerich [9].

         Ludmila Vassilievna ha molte onorificenze per le sue grandi acquisizioni nel campo della scienza e della cultura. Una di esse si chiama “Il cavaliere della scienza e dell’arte”. Il cavaliere è il simbolo del coraggio, del valore, dell’intrepidezza e della fedeltà agli ideali. L’ardimento spirituale è un fenomeno molto raro a differenza di quello proprio fisiologico. È la ragione per cui è molto prezioso come un diamante vero. “Le fatiche eroiche di Ludmila Vassilievna, la sua capacità di portare cautamente e con solennità ciò che le è stato confidato, l’imponenza e la bellezza magnetica della sua personalità è l’esempio d’eroismo incessante dello spirito e il punto d’orientamento in vita nostra, - scrive O. Lavrenova  nell’articolo dedicato a lei. – È il seguace  meritevole delle idee creative della grande famiglia Roerich ed una di poche persone che hanno realizzato queste idee in vita loro facendoci vedere l’inesauribilità di facoltà creative dell’uomo ispirato dalla bellezza cosmica” [10].

 

A. Komleva,

la cittа di Novokuznetzk

 

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1. Podvig и il termine russo che non ha equivalenti nelle lingue occidentali e sinifica un atto eroico mirante al Bene Comune dell’Umanità compiuto con abnegazione e al limite delle forze umane ( post. del traduttore)

2. Музей имени Рериха. Путеводитель (La Guida), M. MZR, 2006, pag.12-16

3. Лавренова O.A. Жизнь как пламя (La vita di fuoco) // La rivista “Культура и время” 2006 N 3, pag.234

4. Infinità, 9

5. Si traduce in italiano come “La cultura e il Tempo” (post. del traduttore)

6. Защитим имя и наследие Рерихов (Proteggiamo il nome e il patrimonio dei Roerich) Vol.1 M.: MZR, 2001. Pag.101

7. Roerich E. Le lettere in America in 4 volumi, vol.3 M., 1996, pag. 271-272

8. Illuminazione, 338.

9. Veïze Artur. Il tesoro dato va custodito.// Культура и время. 2009 . Nº2. Pag. 44-48

10. Лавренова O.А. Жизнь как пламя (Una vita di fuoco) // Культура и время. 2006 . Nº 3. Pag. 251
 

 


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